Descrizione
Inserito nella collana “Corrispondenze Mediterranee” diretta da Ada Donno il libro raccoglie racconti e testi teatrali per raccontare sconfinamenti non solo nei diversi generi letterari trattati dall’autrice ma anche in relazione agli sguardi, diversi e profondi, sulla vita, sulla società umana al di là, appunto, di ogni confine.
A tal proposito scrive Ada Donno nella presentazione: “Romanzo? o una raccolta di racconti che fingono di essere un romanzo? O un romanzo nascosto tra i racconti e perfino una tragedia classica? Di cui s’insegue il filo, il motivo dominante, e il possibile nucleo narrativo attorno a cui avvolgerlo? In verità non saprei come descrivere una narrazione fatta di sconfinamenti, appunto, fra generi letterari, salti vertiginosi di registri narrativi e balzi temporali, se non come frantumi accostati che diventano metafora della precarietà conflittuale della condizione umana. Dove cronaca e storia, narrazione di sé e mito sconfinano l’uno nell’altro audacemente, tenuti insieme, sembrerebbe, da un’urgenza che si libera nella scrittura”.
Il libro, impreziosito dallo splendido scatto della fotografa romana Ines Facchin, diventa occasione per una riflessione critica del presente e sul senso della vita.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.