Descrizione
Scrive Ettore Catalano docente dell’Università del Salento: “Le restrizioni dovute all’emergenza pandemica hanno spinto molti alle più disparate modalità di sopravvivenza (…) Aldo Recchia, giornalista di lungo corso, ha scritto “Il compasso morale del cane”, titolo che sfrutta, da un punto di vista linguistico, l’anisomorfismo per generare un effetto conoscitivo divisivo tra ambiguità voluta e ricchezza semantica procurata, giocando anche sulle ricerche del noto etologo americano Marc Bekoff, studioso della vita emotiva degli animali.
L’obiettivo del libro – gustoso e scritto con vivacità che lo avvicina certo al suo Lettore – è quello di offrire spunti di riflessione, volti a contrastare la pretesa mania di onnipotenza degli esseri umani e spingerli a modificare i loro comportamenti, per evitare guai peggiori al pianeta Terra. Nel contempo l’Autore sottolinea il ruolo insostituibile dell’Informazione, elemento costitutivo della Democrazia e del sempre più latitante Bene Comune.”
Aldo (Rinaldo, all’anagrafe) Recchia è nato a Torre Santa Susanna (BR) il 17 gennaio 1945. Già docente di materie letterarie nelle scuole medie, ha lavorato presso “La Gazzetta del Mezzogiorno” dal giugno 1969 al gennaio 2003: per dodici anni presso la sede centrale di Bari, in qualità di correttore di bozze; poi presso la redazione di Brindisi da giornalista professionista.
Nel frattempo – 1985 – ha conseguito anche l’abilitazione all’insegnamento di materie letterarie nelle scuole medie. Prima de “Il compasso morale del cane”, nel ’93 e nel ’97, l’Autore ha pubblicato due saggi dal titolo “Orientagiovani”, apprezzate guide per neodiplomati, alle prese con la scelta di una facoltà universitaria. Nei primi Anni ‘90 è stato insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica.
L’immagine in copertina è di Manuela Manfreda
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