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To’ francate t’amore di Giuseppe Greco
maggio 29 @ 08:00 - 17:00
GratuitoQuando i versi parlano in dialetto. Alla Bernardini di Lecce si presenta la raccolta di poesie del poeta parabitano edita da Il Raggio Verde. Dialoga con l’autore Mauro Marino
Quando i versi incontrano le sonorità del dialetto la poesia diventa ancora più incanto, vestendosi di un’emozione che suggerisce identità e storie. Per il Maggio dei libri, la Biblioteca Bernardini ospiterà il 31 Maggio ( a partire dalle ore 19 con ingresso libero) il poeta Giuseppe Greco autore di “To’ francate t’amore” raccolta delle poisie in dialetto di Parabita edito da Il Raggio Verde. La presentazione del libro è organizzata dall’associazione culturale Fondo Verri, il Polo Biblio-museale di Lecce in collaborazione con la casa editrice Il Raggio Verde per il Maggio dei Libri. Dialogherà con il poeta Mauro Marino presidente dell’associazione Fondo Verri.
«L’abbiamo conosciuto come Josep Amaz Greco, era un pittore che arricchiva con schizzi e tele la sua voglia di esprimere e confermare l’amore per il proprio territorio (la vasta zona di Parabita e dintorni) senza peraltro rinunciare al sincero afflato religioso che lo ha sempre accompagnato – si legge nella prefazione del giornalista Raffaele Polo. – Adesso, ritroviamo con piacere Greco, ritornato Giuseppe o Pippi, che ci offre una raccolta molto ben gestita dei suoi versi, impaginati con accurata meticolosità, con l’indicazione di data e ora della composizione… Greco, insomma, dipinge coi versi, non lesina immagini e colori, utilizza il dialetto salentino con sapienza, indicando al lettore, con dovizia di accenti e spiriti, quando la parola rivesta drammaticità o speranza… Non è da poco, i risultati confermano l’ottima intuizione del Poeta e il suo procedere si fa sempre apprezzare, costringendo talvolta a ripercorrere le sue immagini, le sue parole, per comprenderle ancora meglio. I temi, naturalmente, sono tantissimi, E il ‘sociale’ è squisitamente diluito con la nostalgia per il passato e l’attesa per il futuro, mescolando l’Amore universale con l’amore di tutti i giorni, senza creare difficoltà o separazioni, ma confidando in una Natura che ci guarda, attonita, e ci riempie di Bellezza che non sappiamo vedere e apprezzare.»
Giuseppe Greco, Scenografo. Già docente di Geometria Descrittiva e Rilievo Architettonico presso l’Istituto statale d’Arte di Parabita. Autore di Traìni te maravije poisie, (2008), ha partecipato a rassegne nazionali e internazionali di pittura e scultura e a concorsi di poesia, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Sue poesie sono apparse su antologie e pubblicazioni varie; alcuni versi della poesia Signore ca stai ’n celu sono stati riprodotti sul Monumento a San Francesco in Spongano (Lecce) con lo Pseudonimo di José Amaz Greco, e la poesia Matonna t’a Cutura è stata incisa su una lastra di travertino posta ai piedi del Monumento della Madonna della Coltura in Parabita (Lecce).