Descrizione
Una nuova serie ricca di spiritualità che assorbe colori e luci della terra che ne ospita l’esordio. Con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti e il proprio Patrocinio la Città di Lecce presenta ‘Elevata Concezione – Pietra. Carta. Luce’, l’ultima suite di opere firmate dell’affermato artista e designer toscano Francesco Zavattari. La presentazione del catalogo, in doppia lingua per i tipi de Il Raggio Verde edizioni con testo critico di Antonietta Fulvio, è prevista in occasione del vernissage sabato 17 ottobre alle ore 18. Interventi di Paolo Perrone Sindaco di Lecce, Luigi Coclite Assessore comunale alla Cultura, Claudio Delli Santi direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Giusy Petracca e Antonietta Fulvio Co-Curatrici dell’evento per Il Raggio Verde insieme ad Ambra Biscuso per l’associazione Le Ali di Pandora.
Scrive la giornalista Antonietta Fuvio nel catalogo: “La bellezza del caos, apparente, del colore che si fa segno fino a riempire lo spazio compositivo senza ripensamenti, come uno spartito senza correzioni, per divenire sublime narrazione. E quali storie se non quelle che sono simbolo dell’umana gente? Traendo spunto dalle Sacre Scritture, Zavattari ri-legge gli episodi biblici ma con il suo personale sguardo di uomo e artista contemporaneo per ri-scoprire il senso dell’umanità nell’accezione più bella e pura del termine. Dieci tele e due sculture per una nuova serie, ispirata tanto alle nuances della pietra leccese quanto alla luce che veste il paesaggio del Salento e irradia le sue architetture, lasciando che i giochi chiaroscurali sulle facciate barocche imprigionino la spiritualità così come nelle pieghe di drappeggi di cartapesta che gli artigiani modellano su anime di ferro.
Elevata Concezione è un percorso dentro il genius loci di una città e di una terra ma anche viaggio introspettivo dell’artista nella cui opera c’è sempre un continuo rimando al sacro. Da Conversioni disegnate (2002) a Indagine sull’ombra (2012) e Ambidexter (2014) la sua poetica visiva spazia tra arte, storia e fede, oggetto di una continua trasfigurazione. Una fede, non solo cristiana, ma traccia di religiosità che è sentimento e percezione del sacro, della vita, in primis come insegna la salvazione di Isacco. Un valore che si è perso tra i meandri di un’esistenza intrappolata nell’egoismo, nella mediocrità dell’ipocrisia, nella celebrazione di falsi idoli e ideologie.”
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